Commedia brillante in tre atti
La commedia vede una donna alle prese con figlio e marito intenti esclusivamente a realizzare le loro strampalate idee, incuranti, però, di dilapidare l'intero patrimonio familiare.
Lei dapprima li sostiene, arrivando perfino ad indebitarsi per acquistare una casa dove realizzare i loro progetti, poi quando il budget non glielo consente più, decide di chiudere i rubinetti. I due, ignari delle intenzioni della donna, continuano la loro diatriba per accaparrarsi lo stesso spazio in giardino. Gedeone, il marito, per piazzarci l'invenzione del secolo: un telescopio che, a detta sua, permetterà di rilevare la materia oscura. Giordano, il figlio, convinto di essere la reincarnazione di Ramses II, per erigerci una piramide, la cui costruzione farà avverare la profezia che gli permetterà di riappropriarsi del potere di un tempo. Gedeone, oltre a voler realizzare il telescopio, ha anche un altro sogno: quello di inviare la sua voce nell'universo.
Avendo saputo che a breve una sonda verrà mandata nello spazio, decide di sostituire la voce del presidente degli Stati Uniti con la sua, e per fare questo, con l'aiuto di un amico, arriverà a violare il sistema di sicurezza della NASA, non senza conseguenze. Susanna, giunta al limite della sopportazione, dapprima decide di boicottare i progetti del marito e del figlio, arrivando perfino a far diagnosticare una falsa patologia mentale a Giordano. Poi, alla notizia che Tessa, la nuora benestante, è propensa a finanziare l'opera, torna sui suoi passi e facendo rivedere i preventivi di spesa dal capocantiere, fa in modo che sborsi il denaro per entrambi i progetti.
Alla fine anche la profezia si avvererà permettendo alla famiglia di risolvere tutti i problemi economici, però i sogni di gloria di Gedeone gli apriranno le porte della galera, perché il reato commesso solo per vana gloria non può certo passare impunito.