Commedia brillante in tre atti
In questa commedia si affronta in chiave ironica e comica il tema del precariato.
Ernesto, infatti, è un uomo di cinquant'anni rimasto disoccupato, in seguito ad una malattia, che cerca di rimettersi in gioco e rientrare nel mondo del lavoro. Purtroppo per lui, però, le porte sembrano ormai chiuse. L'età non gioca a suo favore, a quanto pare l'esperienza non è più cosa da apprezzare, i titolari d'azienda tirano al risparmio, prendere dei giovani da formare costa assi meno e niente importa se tutto questo va a discapito della qualità della prestazione offerta. L'uomo, depresso e sfiduciato, ha tentato più volte il suicidio, perché pensa che nessuno gli tenderà più una mano. Ma si sbaglia perché può contare su amici sinceri che architetteranno un piano grottesco per infondergli di nuovo coraggio. L'idea è quella di farlo riflettere a fondo su un tema importante che lo distolga dal problema che lo affligge. Visto che l'uomo non si sottoporrebbe mai volontariamente a delle sedute di psicoanalisi, i suoi più cari amici decidono di farglielo fare in modo un po' insolito, ingaggiando un medico che usa un metodo alquanto alternativo per visitare i propri pazienti, tanto che fingerà di essere un compratore di anime. Ernesto, infatti, per racimolare qualche soldo, risponde a un bizzarro articolo sul giornale e accetta di vendere la propria. Subito dopo, però, si pente e farà di tutto per rientrarne in possesso, arrivando a pagare il doppio di quanto gli è stato offerto inizialmente. Per trovare il denaro sufficiente o comunque un escamotage per tirarsi fuori da quella situazione, chiederà aiuto alla stessa persona che, a sua insaputa con la complicità di altri, ha architettato il piano. In questa vicenda se ne vedranno di tutti i colori e sulla scena si alterneranno personaggi di ogni tipo, alcuni anche piuttosto bizzarri come le cognate di Ernesto che sembrano fare la loro comparsa solo per disturbare la quiete della famiglia, ma che in realtà contribuiranno alla riuscita di questo folle piano che porterà Ernesto a riacquistare la fiducia nel prossimo, ma soprattutto a ritrovare un'occupazione.