La nostra non è la classica scuola, ma un percorso da vivere insieme fino alla messa in scena, infatti tutti alla fine si esibiranno su un palcoscenico. Non esistono provini per entrare ma per farvi parte in pianta stabile è necessario avere quello che io definisco il sacro fuoco della recitazione. Questo comporta: impegno e rispetto verso gli altri, sia durante tutto il percorso di studio, sia il giorno della rappresentazione. Perché ogni singolo attore è fondamentale per il successo dell'intero gruppo. Assodato questo concetto, possiamo partire con il dire che chi si presenterà da noi riceverà subito un copione, ma non per sostenere un provino. Non è nostra intenzione attestarne immediatamente l'attitudine alla recitazione, quella la si capirà dopo qualche incontro. L'emozione e l'imbarazzo di trovarsi di fronte a degli emeriti sconosciuti potrebbero giocare brutti scherzi! Quindi per vedere una performance degna delle reali capacità crediamo sia opportuna una iniziale fase di ambientamento. Qualora fosse necessario si inizierà con gli esercizi di educazione della voce, basilare per chi ha aspirazione a recitare in teatro. Dopodiché l'aspirante attore inizierà con delle sostituzioni e poi se lo vorrà, appena ci sarà una parte vacante, gliene verrà assegnata una. A quel punto dovrà memorizzare le sue battute. Io gli insegnerò un metodo di studio, qualora non lo avesse già, dopodiché inizierà un percorso con il resto del gruppo e uno individuale con me, dove gli spiegherò ogni aspetto del suo personaggio, analizzando ogni singola parola e sentimento. La tecnica verrà acquisita principalmente proprio in questo secondo percorso. Concetti del tipo quarta parete, tempo ritmo, dialogo interno, pause, obiettivo di scena, obiettivo generale, saranno immagazzinate senza nessuno sforzo, solo passando un po' di tempo con me. Avendo sposato la tesi del grande maestro Stanislavskij che un attore non deve mai recitare una parte, ma solo viverla, credo che solo con questo tipo di lavoro sia possibile riuscire a capire a fondo il proprio personaggio. E per vivere la parte è fondamentale farlo. Solo così potremo studiare come si muove in scena e, senza accorgersene, l'attore imparerà a stare sul palco e capire come controllare il suo corpo. L’ultimo passo consisterà nello studiare la contro scena, ossia la mimica mediante la quale l'attore che non partecipa al dialogo sottolinea le battute degli attori dell'azione scenica. In questa fase verrà stuzzicata e acutizzata la fantasia, infatti ognuno potrà portare le proprie idee che verranno discusse e valutate. Ciliegina sulla torta, al termine del percorso di studio, non resterà che andare in scena e sarà una cosa elettrizzante. La compagnia metterà a disposizione delle scenografie di un certo pregio degne dei teatri più importanti. Per svolgere la nostra attività abbiamo una sede molto grande in cui disponiamo di una sala scene in cui custodiamo gelosamente le nostre scenografie, gli arredi e i costumi e di una sala prove di 150 mq.
Questa è la nostra realtà, se ne vuoi farne parte, mettiti in contatto con noi, ti accoglieremo a braccia aperte.
Marco Ciaramella