Commedia brillante in tre atti
Nel tentativo di porre fine alle continue intrusioni nel proprio appartamento, Maria, la protagonista femminile della commedia, decide di prendere come antifurto un cane.
Tiziano, il marito, contrario a causa del divieto di tenere animali, imposto dal burbero caposcala, ma soprattutto per il timore delle ripercussioni sul bilancio familiare già precario a causa dell’ipocondria della moglie che pensa di risolvere i suoi problemi di salute avvalendosi di sedicenti maghi, ostacolerà questa decisione con tutte le sue forze. Purtroppo per lui, però, la consorte, ormai conquistata dal piccoletto a 4 zampe, non è minimamente intenzionata a tornare sui suoi passi e a riportare il suo nuovo amico al canile. Non avendo una cuccia in cui farlo stare, consegna a Cinzia, la sorella, a cui affida temporaneamente il cane, una vecchia sedia, ignara che all’interno dell’intercapedine della seduta ci siano nascosti diecimila euro. Dopo aver acquistato la cuccia, però, la sedia viene buttata via. Quando uscirà fuori cosa vi era contenuto all’interno, le due sorelle tenteranno disperatamente di recuperarla. Per prendere un po’ di tempo, Maria farà credere a Tiziano di essere stato vittima di un furto da parte del solito ladro che ha fatto più volte visita in casa loro. Quando, grazie alla pettegola del condominio, Tiziano scoprirà di essere stato raggirato, pretenderà la restituzione immediata del denaro. Impossibilitata ad accontentarlo, la cognata accamperà la scusa della grave malattia del marito, che invece gode di ottima salute, per giustificare di non possedere più quel denaro. A quel punto Tiziano le darà un ultimatum: 20 giorni entro i quali poter restituire ciò di cui si è appropriata indebitamente. Per questo motivo le sorelle escogiteranno un piano particolare per fare un po’ di soldi nel caso in cui il ritrovamento della sedia non andasse a buon fine.
Oltre a tutta la serie di equivoci ci saranno anche alcuni colpi di scena durante lo svolgersi della vicenda, ad esempio quando Tiziano coglierà sul fatto il ladro che cerca di entrare sistematicamente in casa sua. In quell’occasione scoprirà, infatti, di averlo conosciuto sotto mentite spoglie quando si era presentato spacciandosi per amministratore di condomini. Al delinquente proporrà anche di commettere due omicidi per evitare la galera. Tiziano, infatti, vorrebbe liberarsi definitivamente del mago spilla soldi e del cognato morente, prima che i due possano lasciarlo completamente al verde. Sarà proprio il ladro a fargli fare un esame di coscienza. Tuttavia si congederà con la promessa di sdebitarsi con lui per non averlo denunciato e questo farà credere a Tiziano, quando nel condominio verrà ritrovato un cadavere con un coltello piantato in gola, di aver mantenuto fede alla promessa, sbagliando però bersaglio. Le indagini dei carabinieri, grazie all’ennesimo intervento della pettegola e all’aiuto di tutti i personaggi, faranno luce sulla vicenda e permetteranno a Tiziano di tirare un sospiro di sollievo.
Il pericolo scampato ed il ritrovamento del suo “salvadanaio”, alla fine, compiranno il miracolo di fargli fare una metamorfosi. Tiziano, infatti, deciderà di far felice la moglie ed accogliere il nuovo componente della famiglia, sfidano perfino l’ira del caposcala.